L’evento rievoca l’assedio dei baroni del 1460, episodio storico risalente a quando Castello era la rocca alta di Piedimonte, fedele a Ferdinando I d'Aragona, luogo dove ripararsi per l’ultima disperata resistenza. Per l’occasione, il paese viene addobbato con bandiere e fiaccole; le piazze e i rioni si animano con concerti ed eventi ludici, mostre e giochi d’epoca. Le note di flauti e liuti, vicolo dopo vicolo, accompagnano i visitatori fino alla Torre Grande, che sovrasta e caratterizza il paese, accanto al Giardino degli Artisti, piccolo museo a cielo aperto, con i tesori d’arte locale, dalla pittura alla scultura, dall’artigianato alla fotografia. Particolarmente caratteristici sono i banchetti contradaioli, allestiti nelle piazzette interne di Castello, in cui è possibile gustare i piatti tipici della cucina castellana e matesina. Le contrade animano con canti e danze la sera del sabato, in un itinerario gastronomico, dove si respira una sfida nella sfida, a colpi di prelibatezze.
Il torneo è una disfida tra i tre cavalieri, rappresentanti delle contrade castellane (Cavallo, Platano e Torre), che si lanciano al galoppo, armati di lunghe lance, per centrare gli anelli posti nel suggestivo campo di gara. La conquista dello stendardo cittadino è il preludio per la proclamazione della contrada reggente, alla presenza del Signore del Castello e per il banchetto finale in Piazza Roma, dove si fanno gli onori al vincitore.
La struttura dell'evento
Con la cerimonia d’apertura del venerdì sera, la contrada vincitrice uscente riconsegna il gonfalone del Castello e affigge la mattonella con i propri colori, sul muro del palco cittadino. La serata è poi allietata dalla musica nelle varie piazze delle contrade, dall’inaugurazione delle mostre degli artisti e dall’apertura del banchetto, nella centrale Piazza Roma. Il sabato, ferventi i preparativi per la domenica (ci si può imbattere nei cavalieri delle contrade, mentre galoppano o trottano in sella ai loro cavalli, per abituarli alla tenzone), è un continuo via vai per le strade del paese, per l’organizzazione dei banchetti serali. La sera del sabato, infatti, ogni contrada prepara il proprio menù, con piatti tipici matesini e ricette d’antichi sapori. La serata si conclude in Piazza Roma, dove si continua a festeggiare fino all’alba! Il fulcro della festa è prerogativa della domenica. Dopo il passaggio del corteo medievale, lo spettacolo offerto dagli sbandieratori e dagli armigeri, appuntamento nell'arena per il tanto atteso torneo tra le tre contrade del Cavallo, del Platano e della Torre. Al termine del palio, il nuovo Signore del Castello sarà festeggiato in Piazza Roma con il banchetto, il concerto finale e il commiato alla successiva edizione. Per richiamre ancor di più il clima medievale è nata l'idea simpatica e coinvolgente dell’operazione di cambio degli euro in Tarì, che è stata una moneta medievale utilizzata in tutto il Mediterraneo. Durante tutta al Manifestazione è la “moneta corrente”, spendibile oltre che presso gli stand anche presso qualsiasi attività commerciale del comune con cambio da effettuare presso banco del “Monte dei Pegni”.
Chi non ha mai sognato di immergersi nell’atmosfera medioevale, circondato da bellissime principesse, coraggiosi cavalieri o feroci guerrieri?
E assistere ad un duello all’arma bianca, partecipare ad un banchetto gustando specialità di un tempo andato o, per i più coraggiosi,
impugnare una spada e provare il proprio valore?
Fino a poco tempo fa era solo fantasia, oggi si è trasformato in realtà grazie alla rievocazione Medievale de
"LA GIOSTRA"
che ci riporta indietro nel tempo...
Le Contrade
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Platano
La contrada Platano è la più giovane e attualmente è quella che detiene maggiori vittorie del palio della Giostra.
Territorialmente è la più grande e oggi dà il benvenuto a chi giunge in paese e un arrivederci a chi si dirige verso il cuore del Parco Regionale del Matese. A differenza delle altre contrade, vanta una struttura urbanistica più estesa, nuova e moderna, con la maggior parte delle abitazioni di recente costruzione, con la presenza ville e giardini ricchi di vegetazione e flora locale e villette comunali con attrazioni per i più piccoli. Comprende parte della mulattiera che, attraverso campi, dossi e balze, conduce verso il Paese di San Gregorio Matese e le spettacolari cime dei monti del Parco Regionale del Matese.
Vittorie
Cavallo
Anticamente Castello era la rocca di Piedimonte e questa contrada dava il primo rifugio a tutti coloro che percorrevano la mulattiera per ripararsi da eventuali assalti nemici. Non a caso, la prima costruzione in cui ci si imbatte, prima di giungere alle abitazioni, è la Chiesa del Purgatorio, prima sosta e primo ristoro; via via si sale fino al Merrutto dove, con il caratteristico palazzo Posta alle spalle e il palazzo Zappulo di fronte, si gode d’una vista panoramica di tutta la valle del Medio Volturno. È la contrada che, negli anni, più ha sofferto lo spopolamento, ma molti castellani trasferitisi altrove hanno avuto qui i propri natali e fieri dichiarano le proprie origini. Nel 2014, il Cavallo ha vinto il torneo dopo anni di digiuno; la vittoria mancava a questa contrada dal 1996 ed è stata celebrata proprio nel ventennale della Giostra con un “Lunga è stata l’attesa… Non più amare le sconfitte...”.
Vittorie
Torre
Condivide con il Cavallo il centro storico del paese; le due contrade sono divise dalla strada principale che taglia in due tutto il nucleo interno alle mura. Oggi, è l'unica contrada che frena il dominio della Contrada Platano nel Palio de La Giostra. La contrada Torre vanta i segni urbanistici e architettonici che più caratterizzano la storia del paese: l’ex convento ora sede del Municipio, l’antica cinta muraria, la Torre Piccola e, ovviamente, la Torre Grande, simbolo e orgoglio di tutti i contradaioli, che dà il primo saluto al corteo storico, che da qui parte per giungere in Piazza Roma e annunciare l’inizio del torneo. L’interno della contrada è caratterizzato dai suppigni, vie d’accesso sottostanti ai palazzi e con splendide volte in pietra, vere e proprie entrate alla contrada, che si arrampicano fino a Piazza Torre.
Vittorie
Il Palio
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Regolamento
Dopo aver prestato giuramento di fedeltà al signore del castello, i tre cavalieri designati dalle contrade a rappresentarli nella disfida passeranno una volta giunti sul campo di gara al rito del “tocco” con cui verrà designato l’ordine di gara. Ogni cavaliere, vestito con i colori della propria contrada, cercherà di infilare al galoppo anelli via via sempre più piccoli ai quali corrisponde un punteggio, se infilzati, in base alla grandezza; questo per un totale di cinque tornate. Verranno assegnati:
- 5 punti per il primo anello
- 7 punti per il secondo anello
- 9 punti per il terzo anello
- 11 punti per il quarto anello
- 13 punti per il quinto anello
In caso di pareggio tra le contrade, il palio si deciderà cercando di infilare un sesto anello più piccolo, ad oltramza fino a che una contrada non riuscirà a prevalere.Durante la gara sarà presente la giuria che deciderà sulla regolare andatura del cavaliere, che dovrà essere rigorosamente al galoppo. È composta da 5 elementi, 3 dei quali designati dalle contrade, uno dall’amministrazione comunale e uno dall’associazione cluvia.